di GIORGIO ALESSANDRO PACETTI : per i pendolari d'ITALIA oltre il danno è arrivata anche la beffa: i lavoratori pendolari pagano disagi e tasse, mentre la casta del potere viaggia gratis.
Anche quest'anno non si potrà detrarre la spesa dell'abbonamento dalla dichiarazione dei redditi riferiti al 2010.
I pendolari fino all'anno scorso potevano scaricare parzialmente dalla dichiarazione dei redditi la spesa dell'abbonamento.
Una rivendicazione questa che il sottoscritto , ex Presidente della Consulta dei Comitati Pendolari del Lazio, aveva fatto proprio da moltissimo tempo. Per la verità tale proposta venne avanzata nella seduta del 7 Novembre 2000 n° 805, dall'On. Enzo Savarese, capogruppo di AN, in Commissione Trasporti alla Camera, presentando degli emendamenti al disegno di Legge Finanziaria per il 2001, proponendo la defiscalizzazione degli oneri per i titoli di viaggio a favore dei lavoratori pendolari. La proposta non passò per soli 20 voti.
La stessa proposta era stata reiterata dall'On. Angelo Santori, che aveva inviato nell'anno 2003 a Pacetti un fax in cui rinnovava "l'assicurazione del suo costante interessamento verso i pendolari, fornendo letteralmente il titolo della proposta di Legge che qui riportiamo:
"Misure a favore dell'uso dei mezzi pubblici per gli spostamenti pendolari".
A margine di questo provvedimento vi era anche un interessante risvolto che riguardava l'ambiente: si otteneva cioè di incentivare l'uso del mezzo pubblico a scapito dell'automobile.
Anche questo provvedimento aveva portato notevoli vantaggi ai contribuenti come quello della detrazione del 35% per i lavori di ristrutturazione edile delle abitazioni, che aveva favorito non solo l'occupazione ma anche il miglioramento del patrimonio immobiliare esistente.
Purtroppo, nelle novità introdotte dall'attuale Governo, preso da altri problemi internazionali e dalla crisi economica che sembrava in via di superamento ,si evince dalle "istruzioni per la compilazione del Mod. 730/2011 per i Redditi 2010", che i pendolari non potranno detrarre le spese di trasporto. E' la solita storia che a pagare sono sempre i lavoratori ,i dipendenti a reddito fisso e i pensionati , mentre aumenta nuovamente l'IRPEF regionale anche per pagare gli emolumenti ai 13 ASSESSORI ESTERNI che costano ai contribuenti 1,5 MILIONI DI EURO L'ANNO.
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