PIGLIO:A rischio le opere d'arte nella chiesa di San Rocco-Madonna della Valle. Anche a Piglio, con le dovute proporzioni rispetto a Pompei, il patrimonio culturale versa in condizioni precarie al limite dello sfascio.
Il maltempo che si è abbattuto in questi giorni sulla Ciociaria sta compromettendo le preziose opere pittoriche del 1300 e del 1500 custodite nella chiesa di San Rocco- Madonna della Valle.
Questo perché il tetto restaurato una ventina di anni fa, lascia infiltrare tra i canali di copertura acqua piovana che, permeando le mura perimetrali, provoca umidità all'interno del sacro edificio, compromettendo l'integrità dei preziosi affreschi (in)-custoditi all'interno.
Desta meraviglia e rammarico che non si siano mai trovati i fondi (parliamo di modiche cifre) a fronte dei 148 mila Euro, elargiti dal 2005 al 2008 dalla Regione Lazio e dalla Comunità Montana, richiesti dalla giunta del Sindaco Nazzareno Gabrieli, per finanziare le sagre dell'uva che si tengono annualmente a Piglio la prima domenica del mese di ottobre e che hanno contribuito negli anni a rilanciare il Comune come CITTA' del Vino. Il vino Cesanese, prescelto nel XIII secolo dai Papi di Anagni, da oltre un biennio ha ottenuto la denominazione DOCG , unica nella Regione Lazio per il vino rosso, ora richiesto ed apprezzato in vari Paesi esteri . E' davvero singolare dover constatare che le sfilate dei carri allegorici tenutesi negli anni passati per richiamare i turisti con le tradizioni, l'arte e la cultura contadina , siano state sospese o del tutto dimenticate dai nuovi Amministatori locali. La cultura dovrebbe essere quella dell'homo sapiens che non potrà avere un domani , se non ricorderà il passato. Il sottoscritto fu promotore di un funerale "allegorico" quando nei decenni scorsi una Sagra dell'uva fu inopinatamente sospesa. Forse sarà il caso che ci siano nuovi e più giovani promotori delle tradizioni e della cultura anche nell'interesse delle nuove generazioni . Torniamo alla culura delle opere d'arte.
La bellissima chiesa di San Rocco-Madonna della Valle,
aggredita da un folto strato di erbacce, arbusti, ortica e di ogni genere di vegetazione spontanea, dimenticata per secoli, essendo stata adibita nel 1656 a sepolcreto degli appestati, sembra che voglia vendicarsi dell'oblìo manifestando ai pigliesi i tesori artistici che possiede e che ne fanno uno dei monumenti più importanti del Nord Ciociaria.
C'è da dire che la Soprintendenza ha purtroppo sospeso i lavori di restauro dell'intera struttura perchè la civica amministrazione non ha ancora, a distanza di 20 anni, ottemperato alla canalizzazione del fosso adiacente e allo spostamento di una fogna che potrebbero, con la loro umidità, far tornare gli affreschi nelle degradate condizioni originarie. Più volte si sono rincorse le notizie di finanziamenti in arrivo per restaurare il sacro edificio. Con una lettera del 3 Aprile 2006 prot. 2053 il responsabile dell'Ufficio Tecnico del Comune di Piglio, faceva presente che l'Ente aveva richiesto alla Regione Lazio, ai sensi della Legge Regionale n° 27/90, con nota del 24/6/2005 prot. 3429, un contributo di 326mila Euro per la chiesa di San Rocco. A distanza di 5 anni nessun contributo è stato ancora elargito dalla Regione. Si aspetta anche qui il crollo come la Casa del Gladiatore di Pompei? Prevenire è meglio che curare!!!
Al fine di non vanificare le spese finora sostenute, da questo blog si fa appello alla sensibilità della Regione Lazio, della Civica Amministrazione ( retta attualmente dalla giunta guidata dal Sindaco Tommaso Cittadini ) e della Soprintendenza ai Beni Monumentali ed Architettonici del Lazio a voler provvedere affinchè, almeno nel prossimo esercizio finanziario 2011, siano stanziate le somme necessarie al completamento delle opere intraprese, in modo da difendere un patrimonio artistico, così prezioso, che non deve essere distrutto per l'incuria di tutti. Giorgio Alessandro Pacetti
Giorgio Pacetti ha ragione nel segnalare il declino della Cultura e dei relativi finanziamenti per le opere d'arte. Le cause ? Il Ministro Bondi si è dimesso per il taglio dei fondi al suo Ministero, e non viene sostituito per meri interessi di Palazzo e di potere. I teatri italiani saranno in sciopero venerdì 25 marzo 2011 cultura ..perchè senza sostegni pubblici ...Un grande Paese come l'Italia, culla naturale della cultura e delle opere d'arte,da anni ha preferito coltivare i grandi fratelli televisivi ed altre amenità per non fare pensare ai gravi problemi che gravano sul Paese e sulle nuove generazioni.
RispondiEliminaLE SAGGE PAROLE DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA
RispondiEliminaGIORGIO NAPOLITANO- A PROPOSITO DI ARTE E CULTURA - SONO STATE PUBBLICATE NELL'ISTANT BOOK
DEL CORRIERE DELLA SERA DEL 17 MARZO 2011,ORA IN VENDITA NELLE EDICOLE A 0,80 CENTESIMI DI EURO e SONO LE SEGUENTI :
"FATTORI DETERMINANTI DI QUESTA NOSTRA IDENTITA'
ITALIANA SONO LA LINGUA E LA CULTURA,IL PATRIMONIO STORICO -ARTISTICO e STORICO-NATURALE: BISOGNEREBBE NON DIMENTICARSENE MAI".
Antonio Iadicicco